"Scrivere è come viaggiare, viaggiare dentro un sogno. Quando scrivo libero il mio spirito"
venerdì 31 gennaio 2020
Grass Kins. La trilogia. Di Matt Kindt e Jenkins Tyler
Oggi vi parlo di una graphic novel che ho finito di leggere ieri sera e che uscirà il prossimo 18 Febbraio per @oscarvault che ringrazio di cuore per avermi dato la possibilità di leggere questa meraviglia in anteprima.
Stiamo parlando di Grass Kings. La trilogia. Di Matt Kindt e Jenkins Tyler
Trama : Il Regno della Prateria è una strana, inquietante enclave della profonda provincia rurale americana: all’apparenza si tratta semplicemente di uno squallido campo caravan sulla riva di un lago nei pressi di Cargill City. Qualcuno dice che ci abiti un serial killer. Ma in realtà è una sorta di terra promessa per ogni specie di disperati e derelitti. E soprattutto è il regno dei tre Grass Kings, i re della Prateria, tre fratelli in lotta da tempo con le istituzioni locali e soprattutto con lo sceriffo di Cargill, Humbert. Il più anziano è Bruce: ex sceriffo della città di Raven, passa le giornate a pattugliare il Regno, ne è diventato la polizia non ufficiale. Robert, suo fratello minore, è il vero sovrano, ma è anche il più solo e infelice: qualche anno prima la figlia Rose è scomparsa nei pressi del lago, e di lì a poco anche della moglie si è persa ogni traccia. Infine c’è Ashur, il fratello più giovane, appena un ragazzo.
E poi c’è Maria: è emersa un giorno dal lago, davanti alla porta di Robert, in cerca di rifugio. Lui l’ha accolta, l’ha accudita fino a che Maria non ha recuperato le forze, nell'illusione che quella giovane donna misteriosa possa essere la figlia perduta. Ma forse la sua decisione porterà alla rovina quel misero regno?
Dalle immagini che ho riportato si intuisce già la bellezza di questo libro.
Una storia ricca di suspance che ti tiene incollato alle pagine per vedere come va' a finire. Un finale che lascia a bocca aperta e delle illustrazioni che ti lasciano meravigliato per così tata bellezza. Ho iniziato solo l'anno sorso ad avvicinarmi alle graphic novel, e se la Oscar Vault continua così ne farò una grandissima collezione, Grazie ancora e complimenti alla CE e agli autori. Consigliatissima.
mercoledì 29 gennaio 2020
Caterina Dé Medici. Un'italiana alla conquista della Francia. Di Alessandra Necci
《In tanti anni ho pianificato attentamente ogni mossa e mi sono riproposta di vincere sul lungo periodo. Ho smascherato la stanchezza, il dolore, l'angoscia, pur di non far comprendere quali erano i punti in cui il coltello sarebbe penetrato con maggior facilità. Per arrivare al potere - e restarci - occorre dissimulare i sentimenti, le emozioni mediante il pensiero, il raziocinio》.
Caterina Dé Medici: figlia di Lorenzo Dé Medici duca di Urbino, moglie di Enrico di Valois.
Ma Caterina è stata solo questo?
Un saggio molto interessante che ci racconta la storia, la vita, di un personaggio storico che non gode di un'ottima reputazione. Caterina Dé Medici, infatti, era considerata un personaggio ambiguo, a causa della sua credenza negli indovini e negli astrologi (tra i quali il celebre Nostradamus). Una figura considerata succube degli eventi. In questo libro invece Alessandra Necci la fa rinascere.
Troviamo una giovane donna, con un'infanzia tragica, dovuta alla morte di entrambi i genitori, Maddalena de La Tour d'Auvergne e Lorenzo de' Medici duca di Urbino.
Pronipote di Lorenzo il Magnifico, Caterina eredita l'amore per il bello, che ha sempre contraddistinto la famiglia Medici. Alessandra Necci riesce a far emergere in questo saggio il lato umano di questa donna, e allo stesso tempo traccia un quadro ampio e ricco di dettagli, non solo di Caterina, ma di tutti i personaggi che le girano intorno e, soprattutto del periodo storico in cui essa vive. Caterina nel corso della sua vita ha dovuto mimetizzarsi, un po' come un camaleonte, al ruolo assegnatole. Usando questa "tattica" ha fatto credere a tutti di essere succube degli eventi, senza capire cosa le succedeva intorno. Facendo invece emergere tutta la sua straordinaria intelligenza e capacità governativa nel momento più opportuno, quando, alla morte del marito, diventa regina madre e governa al posto dei figli, ancora troppo piccoli. Caterina sembra incarnare il Principe di Machiavelli al femminile. Una figura capace di trovare un equilibrio tra Fortuna e Virtù, e una maestra nel valorizzare le caratteristiche della patria d'origine, l'Italia, e le opportunità offerte dalla patria d'adozione, la Francia. Il suo regno durerà per circa trent'anni, insanguinati dalle guerre di religione tra cattolici e ugonotti. Anni in cui Caterina riesce a muoversi abilmente, riuscendo a tessere rapporti ed alleanze per provare a riportare la pace nel paese. Si può dire tranquillamente che Caterina Dé Medici abbia gettato le basi per la nascita della Francia del Grande Secolo (quella che sarà la Francia del Re Sole).Un libro che consiglio soprattutto a chi è appassionato di storia, e vuole approfondire una figura molto affascinante come Caterina Dé Medici.
Ringrazio Marsilio editori per avermelo inviato.
venerdì 17 gennaio 2020
Il Priorato dell'albero delle arance di Samantha Shannon
Scalzo e segnato dalle cicatrici del viaggio, lo straniero uscì dal mare, simile a uno spettro d'acqua. Avanzava come ubriaco nella foschia lattiginosa che avvolgeva Seiiki in una tela di ragno.
Secondo le antiche leggende gli spettri d'acqua erano destinati a vivere nel silenzio. Le loro lingue si erano prosciugate, insieme alla pelle, e non erano rimaste che alghe a coprire le ossa. Appostati nelle secche, aspettavano gli incauti per trascinarli nel cuore dell'Abisso.
Tané non aveva mai avuto paura di quelle storie, neanche da bambina.
Ora, mentre fissava la figura nella notte, il suo pugnale splendeva davanti a lei, ricurvo come un sorriso.
E la figura le parlò, facendola trasalire.
Le nubi liberarono il chiarore lunare che avevano nascosto. Quanto bastava perché lei potesse vederlo per ciò che era. E lui lo stesso.
Trama:
La casata di Berethnet ha regnato sul Reginato di Inys per mille anni. Ora però sembra destinata a estinguersi: la regina Sabran Nona non si è ancora sposata, ma per proteggere il reame dovrà dare alla luce una figlia, un'erede. I tempi sono difficili, gli assassini si nascondono nell'ombra e i tagliagole inviati a ucciderla da misteriosi nemici si fanno sempre più vicini. A vegliare segretamente su Sabran c'è però Ead Duryan: non appartiene all'ambiente della corte e, anche se è stata istruita per diventare una perfetta dama di compagnia, è in realtà l'adepta di una società segreta e, grazie ai suoi incantesimi, protegge la sovrana. Ma la magia è ufficialmente proibita a Inys. Al di là dell'Abisso, in Oriente, Tané studia per diventare cavaliere di draghi sin da quando era bambina. Ma ora si trova a dover compiere una scelta che potrebbe cambiare per sempre la sua vita. In tutto ciò, mentre Oriente e Occidente, da tempo divisi, si ostinano a rifiutare un negoziato, le forze del caos si risvegliano dal loro lungo sonno.
Tra draghi, lotte per il potere e indimenticabili protagoniste femminili, un romanzo sontuoso e inarrestabile, rivelazione epic fantasy del nuovo millennio.
Eccoci qui, alla fine di questa lunga lettura durata più di due mesi. È stata un po' un'odissea. Attenzione, non perché non mi sia piaciuto, anzi, l'ho proprio amato, ma perché è un mattoncino che credo vada letto con i giusti tempi. In più anche le modalità in cui l'ho letto sono state parecchio singolari. Ho scoperto il libro perché la Osca Vault me l'ha gentilmente mandato in PDF e successivamente spedito la "bozza" (per così dire) cartacea. Ringrazio tantissimo la casa editrice per avermi dato questa bellissima opportunità di collaborazione e per avermi fatto scoprire questa meraviglia. Poi io non ho resistito a così tanta bellezza e ho acquistato il libro vero e proprio. All'inizio il romanzo scorre con lentezza, ma non risulta pesante, semplicemente l'autrice vuole mostrarci bene tutti i personaggi e le varie parti del mondo che lei stessa ha creato. Dopo si comincia ad affezionarsi alle protagonisti. Donne forti e determinate, dalle quali dipende il destino del mondo. Un epic fantasy che ha molto del tradizionale, ma anche molti elementi innovativi, primo fra tutti proprio il ruolo della donna: fondamentale e non marginale. Un fantasy ai livelli, secondo il mio parere, del Trono di Spade e del Signore degli anelli. Una scoperta magnifica. Sarà difficile trovare qualcosa che superi questo livello.
martedì 14 gennaio 2020
Street Love di Daniela Ruggero
«Ti ho vista ballare in questi anni, e devo ammettere che alcune volte ti ho spiato durante gli allenamenti.»
«Esteban!» esclamò lei fingendo sdegno.
«Non voglio importunarti, ma proteggerti», si giustificò
Poi sfilò dalla tasca il telefono, e dopo qualche momento lo posò sugli asciugamani. Poco dopo le note di "Eres Mia" del cantante Romeo Santos si liberarono nell’aria.
«Balla come me, querida», disse Esteban allungando la mano.
Abygale si stupì, quella canzone l’aveva ballata durante il saggio di danza con Robert uno dei ballerini del corso di danze
caraibiche ed Esteban sembrava aver apprezzato poco mostrando qualche nota di gelosia in alcuni commenti.
Esteban la strinse tra le braccia con sicurezza eseguendo con dovizia tutti i passi della coreografia di Chiara. Era caldo, sensuale, pericoloso: era Esteban il suo salvatore, il suo guerriero e il suo amore. Abygale ballava da anni, ma in
quell’istante ebbe la sensazione di farlo per la prima volta.
Trama ⬇️⬇️⬇️
Esteban e Abygale vivono nella stessa città, respirano la stessa aria e calpestano la stessa strada. Eppure le loro vite sono così diverse che i loro mondi non sembrerebbero destinati a incontrarsi. Ma il destino ha in serbo per loro un colpo di coda e sulle spiagge roventi della California, cullati dal profumo dell’oceano Esteban e Abygale conoscono l’amore. Come una ballerina rapita da una danza di strada, selvaggia e passionale, Abygale troverà il suo amore tra le braccia criminali del capo di una gang latina.
Amore, danza e vite difficili. Questo racconta questo romanzo. E di come due anime destinate a stare insieme non si lasciano abbattere da niente e nessuno.
Come ormai avrete capito non prediligo questo genere di romanzi. Quelli di Daniela Ruggero sono una bellissima eccezione alla regola.
L'anno scorso, quando Daniela Ruggero mi ha proposto una collaborazione per il suo romanzo Mia, ho voluto buttarmi e fare questo esperimento. E sono contenta di averlo fatto, perché quella storia mi è piaciuta molto. Lo stesso posso dire per questo nuovo romanzo. Una storia passionale in cui la danza fa da protagonista. Le emozioni dei personaggi ti entrano dentro. Lo straconsiglio a chi ama questo genere, ma dico, a chi come me non lo predilige, di dargli una possibilità. Ne vale veramente la pena.
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