venerdì 17 gennaio 2020

Il Priorato dell'albero delle arance di Samantha Shannon

Scalzo e segnato dalle cicatrici del viaggio, lo straniero uscì dal mare, simile a uno spettro d'acqua. Avanzava come ubriaco nella foschia lattiginosa che avvolgeva Seiiki in una tela di ragno.
Secondo le antiche leggende gli spettri d'acqua erano destinati a vivere nel silenzio. Le loro lingue si erano prosciugate, insieme alla pelle, e non erano rimaste che alghe a coprire le ossa. Appostati nelle secche, aspettavano gli incauti per trascinarli nel cuore dell'Abisso.
Tané non aveva mai avuto paura di quelle storie, neanche da bambina.
Ora, mentre fissava la figura nella notte, il suo pugnale splendeva davanti a lei, ricurvo come un sorriso.
E la figura le parlò, facendola trasalire.
Le nubi liberarono il chiarore lunare che avevano nascosto. Quanto bastava perché lei potesse vederlo per ciò che era. E lui lo stesso.







Trama:

La casata di Berethnet ha regnato sul Reginato di Inys per mille anni. Ora però sembra destinata a estinguersi: la regina Sabran Nona non si è ancora sposata, ma per proteggere il reame dovrà dare alla luce una figlia, un'erede. I tempi sono difficili, gli assassini si nascondono nell'ombra e i tagliagole inviati a ucciderla da misteriosi nemici si fanno sempre più vicini. A vegliare segretamente su Sabran c'è però Ead Duryan: non appartiene all'ambiente della corte e, anche se è stata istruita per diventare una perfetta dama di compagnia, è in realtà l'adepta di una società segreta e, grazie ai suoi incantesimi, protegge la sovrana. Ma la magia è ufficialmente proibita a Inys. Al di là dell'Abisso, in Oriente, Tané studia per diventare cavaliere di draghi sin da quando era bambina. Ma ora si trova a dover compiere una scelta che potrebbe cambiare per sempre la sua vita. In tutto ciò, mentre Oriente e Occidente, da tempo divisi, si ostinano a rifiutare un negoziato, le forze del caos si risvegliano dal loro lungo sonno.

Tra draghi, lotte per il potere e indimenticabili protagoniste femminili, un romanzo sontuoso e inarrestabile, rivelazione epic fantasy del nuovo millennio. 








Eccoci qui, alla fine di questa lunga lettura durata più di due mesi. È stata un po' un'odissea. Attenzione, non perché non mi sia piaciuto, anzi, l'ho proprio amato, ma perché è un mattoncino che credo vada letto con i giusti tempi. In più anche le modalità in cui l'ho letto sono state parecchio singolari. Ho scoperto il libro perché la Osca Vault me l'ha gentilmente mandato in PDF e successivamente spedito la "bozza" (per così dire) cartacea. Ringrazio tantissimo la casa editrice per avermi dato questa bellissima opportunità di collaborazione e per avermi fatto scoprire questa meraviglia.  Poi io non ho resistito a così tanta bellezza e ho acquistato il libro vero e proprio. All'inizio il romanzo scorre con lentezza, ma non risulta pesante, semplicemente l'autrice vuole mostrarci bene tutti i personaggi e le varie parti del mondo che lei stessa ha creato. Dopo si comincia ad affezionarsi alle protagonisti. Donne forti e determinate, dalle quali dipende il destino del mondo. Un epic fantasy che ha molto del tradizionale, ma anche molti elementi innovativi, primo fra tutti proprio il ruolo della donna: fondamentale e non marginale. Un fantasy ai livelli, secondo il mio parere, del Trono di Spade e del Signore degli anelli. Una scoperta magnifica. Sarà difficile trovare qualcosa che superi questo livello.  


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