Mi hanno chiamato il Polpo, la Smith e i suoi, quando mi davano la caccia, perché il polpo è l'animale più mimetico che c'è. Ma il polpo ha un cervello per ogni tentacolo, e tre cuori. E questo è il casino.
Nella bella Milano si aggira il Polpo, chiamato così per via delle sue svariate identità. Le usava per furti, raggiri, truffe, fino a quando l'Agenda Proteo (uno dei tanti servizi segreti italiani) l'ha costretto a utilizzare queste sue abilità per i loro scopi. Ma dopo sette anni a loro servizio è stanco e vuole cercare un modo per uscirne. Non sarà facile, perché l'ultimo incarico che gli dà l'Agenda Proteo è più difficile del previsto e lo diventa ancora di più quando diversi nemici del suo passato tornano per regolare i conti in sospeso.
Mi è piaciuto molto e ringrazio la casa editrice Laurana per avermi mandato questo piccolo gioiellino.
Un giallo molto dinamico, che tiene incollati alle pagine e scritto molto bene, che quasi si riesce ad immaginare ogni scena, come se stessimo guardando un film, uno di quelli di azione e spionaggio che ti coinvolgono e ti lasciano scena dopo scena, o in questo caso, pagina dopo pagina con il fiato sospeso. Sento di dover fare i complimenti agli autori perché il Polpo riesce si ad avere più identità, ma loro sono talmente in sintonia che questo romanzo sembra scrittro da una sola persona. Cosa che non è nè facile, nè scontata. Lo consiglio.

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