Il rumore delle onde le arriva mescolato all'odore della salsedine. È un qualcosa di cadenzato, di ritmico e spumoso. Un ruggito smorzato che non fa paura, si alza in volo dagli scogli sotto di lei scalando la parete rocciosa a strapiombo. Si spinge tra i rami dei due pini sull'orlo del precipizio; districandosi dal groviglio di legno e aghi va oltre, invisibile. È selvaggio e dolce allo stesso tempo, così presente eppure così discreto che culla senza infastidirla. Sfiorandola e accarezzandola.

Breve ma intenso (forse troppo in alcuni momenti).
Fabiana è una ragazzina di 14 anni che si ritrova ad aver a che fare con due mostri che, non avendo di meglio da fare, decidono di aggredirla, come se fosse la cosa più normale del mondo. Non sanno però che una terribile vendetta sta per arrivare.
Quasi cento pagine macabre, dove (forse troppe) altrettanto macabre metafore raccontano l'aggressione a questa ragazza da parte di due uomini adulti. Quello che accade dopo però non se lo poteva aspettare nessuno: la vendetta che arriva è dura e fa passare il racconto dal thriller all'horror.
Devo essere sincera: mi aspettavo molto di più.
È un ni.
Nessun commento:
Posta un commento