sabato 30 novembre 2019

Sherlock Holmes. Il segno dei quattro di Arthur Conan Doyle

《La mia mente》, rispose, 《si ribella all'inerzia. Mi dia dei problemi, mi dia del lavoro, mi dia il crittogramma più astuto o l'analisi più complicata, e allora mi sento a mio agio. Posso fare a meno di stimolazioni artificiali. Ma aborrisco la monotona routine dell'esistenza. Ho un desiderio inestinguibile di esaltazione mentale. Ecco perché ho scelto questa mia particolare professione o, meglio, l'ho creata, poiché sono l'unico al mondo a esercitarla》.




Nel secondo romanzo di Sherlock Holmes, troviamo l'investigatore più famoso al mondo alle prese con la ricerca di un inestimabile tesoro e, ovviamente, di un assassino. 
Un'indagine molto intricata, che ci porta dalla nebbiosa Londra al caldo arcipelago delle Andamane.

Una storia che non ti fa staccare dalle pagine: si deve necessariamente sapere come và a finire. Uno Sherlock Holmes sempre brillante che non si può non amare. E ho anche adorato Watson nei panni dell'innamorato. Come sempre un finale completamente inatteso che lascia senza parole. Assolutamente consigliato. 


sabato 23 novembre 2019

Thor e il potere di Mjölnir

-Orrore del mondo!- gli gridò roboante come un tuono.
-Thor, figlio di Odino, il Padre di Tutti, ti sfida!


Ecco il primo volume della collana "Mitologia nordica" di rba.
Il primo volume della saga di Thor, figlio di Odino, martello di Asgard, che và laddove le creature del caos minacciano la vita.

Un primo volume che mi ha fatta appassionare ancora di più a questi miti, tanto da pensare di approfondire questo affascinante argomento. 




Questa bellissima collana è curata nei dettagli. Oltre a raccogliere miti e leggende nordiche, basate sulle Edda (i due manoscritti che costituiscono la fonte principale della mitologia nordica), si completa di illustrazioni che combinano la modernità con l'eredità dei grandi illustratori classici; di disegni, fregi e decori ispirati all'estetica dell'arte vichinga del X secolo; di brevi saggi che accompagnando ogni mito, ci rivelano l'affascinante storia e la cultura vichinga.
Direi cinque stelle su cinque. Se non fosse che dalla quarta spedizione in poi viene a costare troppo, farei l'abbanamento senza pensarci una volta di più. 


domenica 17 novembre 2019

La ragazza che doveva morire di David Lagercrantz

... sentì un motore in accelerazione e subito dopo eccola ricomparire sul monitor: stava venendo verso di loro a tutta velocità a bordo di una motocicletta che sobbalzava volando sul terreno. Pensò che non l'avrebbe mai più vista viva.



Lisbeth Salender è scomparsa. Nessuno sa dove si nasconda. Mikeal Blomkvist, che è alle prese con una deludente inchiesta sul crollo delle borse destinata al prossimo numero di Millennium, ha bisogno di lei per scoprire l'identità di un senzatetto trovato morto in un parco con in tasca il suo numero di telefono. Per quale ragione quel barbone alcolizzato che non compare in nessun registro ufficiale voleva mettersi in contatto con lui? E perché era ossessionato da Johannes Forsell, il discusso ministro della difesa? 
Lisbeth però ha ben altro a cui pensare: è sulle tracce di Camilla, la sorella gemella con cui vuole regolare i conti una volta e per tutte. 



I primi tre volumi della saga poliziesca Millennium furono scrittri dal giornalista svedese Stieg Larsson. David Lagercrantz più tardi riprese la saga scrivendo gli ultimi tre romanzi. Quando la penna cambia si rischia di non ottenere il risultato sperato, però credo che in questo caso non sia così. 
Un misto di mistero e azione avvolgono queste pagine. Una storia molto intrecciata che ti fa venir voglia di andare avanti per vedere come va a finire. Certo, forse avrei preferito una fine più romantica per Lisbeth e Mikael, ma questo è pur sempre un poliziesco e la cosa importante è che il finale ti lasci senza fiato e qui succede proprio questo.
Ringrazio ancora la casa editrice Marsilio per questa collaborazione!


martedì 5 novembre 2019

P. La mia adolescenza trans di Fumetti Brutti

Chissà poi, quando muori come sei. Avrò l'aspetto della mia anima?


Dopo aver letto Romanzo esplicito non potevo assolutamente farmi sfuggire il secondo fumetto di FumettiBrutti. 
Bello, intenso, crudo e doloroso. 
Questa lettura mi ha fatta piangere, e sorridere amaramente. Ammiro questa ragazza, e credo che dovrebbe essere di esempio per molti. Per me lo è.  Il coraggio di raccontarsi in questo modo, non è una cosa da tutti, non è scontato e non è facile. E poi è come se leggesse nel pensiero, perché riesce a dire ciò che molti pensano e non riescono ad esternare. In una società dove ogni cosa è un tabù, dove viviamo mettendoci, e facendoci mettere, addosso mille etichette, lei riesce a smontarle tutte, perché le etichette non esistono, sono solo il frutto di questa società malata. Insomma credo che questa società bigotta abbia bisogno di più FumettiBrutti.



 
Compratelo, leggetelo, divoratelo e fatevi divorare. 

sabato 2 novembre 2019

Uru di Siry edito Caosfera edizioni

Il folletto assumeva un nome diverso a seconda della zona del
Salento in cui si trovava. Così, nel sud del Salento, e precisamente nella città di Lecce assumeva il nome di Laurieddhu
o Lauru, nel medio Salento si chiamava Monacieddhru, Municieddhru o Scazzamureddhru e qui, nel Nord, prendeva il nome di Carcaluru, in abbreviato Uru





Filippo è un uomo alla costante ricerca di se stesso. Quando un amico della palestra che
frequenta gli consiglia la calma di un monastero benedettino piemontese, vi si reca con
gioia. Il luogo, contrariamente alla sacralita di facciata, nasconde più d'un segreto. A cosa serve il macchinario nascosto al suo interno?

Devo dire che questo racconto dell'orrore non mi stava convincendo molto, ma la fine mi ha stupita molto e ha cambiato un po' il mio parere. 

È una storia particolare, che, partendo da una tradizione salentina raccontata ad un bambino, arriva a diventare un incubo. Uru è un essere senza nessuno scrupolo, disposto a tutto per ottenere ciò che vuole. Che fa del male solo per il gusto di farlo. La scrittura non è delle migliori e in più di sono molti refusi. Ma nell'insieme, soprattutto grazie al finale inaspettato, è un piacevole racconto a tre stelle.

Le donne dell'orchestra rossa di Jennifer Chiaverini edito HarperCollins

" ...Messaggi silenziosi per dirsi che non sono sole, che c'è sempre una speranza, che quando meno te lo aspetti un raggio di sole ...