MIKE (voce fuori campo) Ma noi non siamo uguali a tutti. La vita sulle isole è diversa. Quando ce n'è bisogno, noi facciamo squadra. [...]
E sappiamo mantenere un segreto quando è necessario. Ne abbiamo serbati in quantità nel 1989. (Pausa) e la gente dell'isola li conserva ancora.
Ci troviamo di fronte uno Stephen King sceneggiatore. La tempesta del secolo infatti è stata pensata e scritta come una sceneggiatura.Devo ammettere che leggerla si stava rilevando un po' complesso, ho infatti preferito leggerlo mentre guardavo la miniserie televisiva divisa in tre parti. Ho fatto un ottima scelta. La sceneggiatura è tale e quale a quella scritta da King ( a parte che gli hanno censurato qualche parolaccia).
Il massimo delle differenze sta in pochissime conversazioni tra i personaggi tagliate, e in qualche scena montata prima piuttosto che dopo e viceversa. Una differenza che ho notato è la strana canzoncina che gli abitanti dell'isola cantano, o meglio la canzoncina che lo straniero che si presenta sull'isola fa cantare un po' a tutti. Non so se dipenda da un fattore di traduzione o altro.
Ma andiamo alla trama: Little Tall, una tranquilla isoletta nel Maine si ritrova a dover correre ai ripari a causa di una fortissima tempesta in arrivo. Gli abitanti dell'isola si uniscono compatti per far fronte all'avversità che sta per incombere su di loro. Tutto viene sconvolto dall'arrivo di uno straniero che si rivela fin da subito uno spietato assassino. Ma c'è molto di più.
Sarò ripetitiva, ma King non delude mai. Riesce sempre a creare storie stupefacenti, che ti lasciano lì, in ansia, con la voglia di vedere come và a finire. Anche questo 5 stelle su 5.


