«È il corso degli eventi che la tormenta. Elisabeth non vuole prendersi la responsabilità di un bambino che prima o poi potrebbe trovarsi in pericolo».
«A questo non avevo pensato affatto».
«Se Wessel muore, Goebbels avrà il suo martire. E allora...».
«È una cosa che ti preoccupa molto, a quanto pare».
«Ho sentito da un collega di Berlino che il signor Sturmführer ha rifiutato l'aiuto di un medico che stava accorrendo. Perché era ebreo».
«Pazzi ce ne sono ovunque. Continuo a credere che non succederà il peggio. Heinrich Brüning è un uomo assennato».
«Per quanto tempo ancora sarà cancelliere un uomo di centro?».
«Un popolo civile non si consegna a dei folli».
Kurt Landann si stupiva di come tutti intorno a lui, fossero impegnati a fare finta di niente. Aveva un grande talento per prendere la vita con allegria o sarcasmo, ma non si era mai rifiutato di riconoscere la verità. Perché facevano tutti così? Si sentiva come uno che lancia allarmi in mezzo al deserto.

Henny, Käthe, Ida e Lina: quattro donne con delle storie molto diverse che nel corso della lettura si intrecceranno. Accomunate dalla loro nascita ad Amburgo nel 1900.
Uno dei libri più belli letti quest'anno, un romanzo storico che insegna tanto e che dovremmo leggere tutti, considerando il periodo storico che racconta e quello che stiamo passando noi adesso. Non a caso ho scelto questo passo del romanzo. "Un popolo civile non si consegna a dei folli", loro ne erano estremamente convinti. Poi sappiamo tutti come andò a finire.
Henny è una ragazza di educazione borghese che vive in un eterno conflitto con una madre bigotta e conformista; Käthe è una militante comunista, convinta delle sue idee e molto testarda; Ida è una ricca ragazza viziata che nasconde, però, uno spirito ribelle; Lina è indipendente e anticonformista.
All'inizio del romanzo siamo nel primo dopoguerra e le quattro sono delle ragazzine, man mano che crescono, diventando donne, vedono anche il trasformarsi continuo della loro città e del loro paese, in un susseguirsi di vicende piacevoli e spiacevoli. Amori nascono e muoiono e l'autrice ci fa entrare a pieno nella vita delle protagoniste, fino a renderci partecipe delle loro speranze e delle loro paure. Un romanzo storico dei più belli mai letti, che non annoia ma incanta, e che ti lascia con un finale sospeso, che ti fa venir voglia di iniziare subito il secondo volume di questa trilogia. Assolutamente consigliato!