martedì 9 novembre 2021

Le donne dell'orchestra rossa di Jennifer Chiaverini edito HarperCollins

" ...Messaggi silenziosi per dirsi che non sono sole, che c'è sempre una speranza, che quando meno te lo aspetti un raggio di sole può squarciare anche il cielo più buio."




Trama: 1929. Mildred Fish, una ragazza del Wisconsin, ha appena sposato Arvid Harnack, un brillante economista tedesco, e si è trasferita in Germania lasciandosi tutto alle spalle, inseguendo il sogno di un roseo futuro. Nella scintillante Berlino degli anni Trenta la coppia ha una vita felice, piena di amore e nuove amicizie, ed entrambi si immergono in appaganti esperienze di lavoro. Ma l’ombra del violento partito capitanato da Hitler, che di anno in anno raccoglie sempre più consensi, si estende minacciosa e irrefrenabile. Mildred decide di non sottomettersi alla dittatura del Führer. Così crea un gruppo di resistenza con Martha Dodd, la vivace e anticonvenzionale figlia dell’ambasciatore americano, Greta Kuckhoff, un’aspirante sceneggiatrice tedesca, e Sara Weitz, una studentessa di letteratura. Insieme, le quattro donne accettano di rischiare la loro vita per raccogliere informazioni sensibili da giornalisti, ufficiali militari e funzionari del Partito nazista. Per anni combattono una silenziosa guerriglia clandestina con lo scopo di sabotare il Terzo Reich, cercando di rimanere nell’anonimato e proteggersi a vicenda. Ma quando un segnale radio viene intercettato dai nazisti, il loro gruppo si trova all’improvviso in grande pericolo…Ispirato a un evento storico realmente avvenuto, Le donne dell’Orchestra Rossa racconta la vita di una donna coraggiosa, determinata a combattere per la libertà e la giustizia.




Recensione: Troppo spesso quando si legge della seconda guerra mondiale non troviamo mai le storie di chi ha vissuto la Germania nazista, di chi quella storia l'ha vista nascere pian piano fino ad arrivare alla completa brutalità. Sentiamo poco parlare dei cittadini tedeschi che l'hanno vissuta giorno dopo giorno questa parte oltraggiosa della storia mondiale. Sentiamo parlare ancora meno dei cittadini che hanno deciso di combattere quell'enorme male che come un cancro stava prendendo il loro intero paese e non solo. Ma soprattutto, è quasi inesistente la storia delle cittadine. Donne coraggiose, che hanno deciso di rischiare tutto, anche la loro vita, pur di non cedere a un regime totalitario che ha negato ogni tipo di diritto, in primis quello alla libertà e alla vita.

Jennifer Chiaverini in questo romanzo fa proprio questo. Ci mostra la vita di quattro donne, Mildred, Greta, Martha e Sara. Donne molte diverse tra loro, ma unite da un profondo disprezzo per ciò che la Germania sta diventando sotto il regime di Hitler. 

Leggere questo libro è come entrare proprio dentro la storia dei personaggi, sentirli così vicini da affezionarsi e gioire, soffrire, ma soprattutto lottare con loro. 

Seguiamo le protagoniste nei vari anni, seguendo i loro lavori, i loro amori, le loro passioni, i loro conflitti e soprattutto vediamo le loro coscienze  che restano sempre vigili, notando ogni minimo cambiamento verso la regressione umana.

Ed è proprio ciò che questo libro mi ha portato a notare, come il regime nazista sia stato abile (lasciatemi passare il termine) a far abituare tutti e tutte alle più atroci malvagità. Ha proseguito per gradi, lasciando che, prima le più piccole cose, poi le più grandi e terribili, diventassero all'ordine del giorno, diventassero, appunto, ordinarie.

Questo romanzo mostra l'amore di donne e uomini per loro terra, il coraggio di lottare per non lasciarla a un mostro che sembrava non riuscire a combattere nessuno, ma soprattutto ho trovato una profonda denuncia anche agli altri stati del mondo, che per troppo tempo sono rimasti fermi a guardare l'ascesa di Hitler.



Assolutamente promosso a pieni voti!

Lo consiglio a chiunque cerchi una storia vera, profonda, toccante e che porti a riflettere.

 

"... non devi mai abituarti allo straordinario e allo scandaloso. Altrimenti a poco a poco, impari ad accettare qualunque cosa."

martedì 2 novembre 2021

Galatea di Madeline Miller edito Sonzogno Editori

 "Dopo che sono nata, ha cercato di tenermi rinchiusa il più possibile." 



 

Trama: Madeline Miller, autrice premiata dai lettori e dalla critica, rilegge in chiave attuale il mito greco di Galatea, la statua trasformata in donna per assecondare il desiderio del suo scultore Pigmalione. Dalla sua creatura lui vorrebbe solo bellezza e muta obbedienza, ma i tentativi di controllarla non potranno soffocare la sua tragica rivendicazione di libertà. Un racconto poetico e raffinato, arricchito dalle splendide illustrazioni di Ambra Garlaschelli

Galatea, la statua che la dea Afrodite ha reso viva in uno slancio di benevolenza verso Pigmalione, il grande scultore greco, è ora una donna a tutti gli effetti: la sua bellezza uguaglia, o probabilmente supera, quella della marmorea opera d'arte del suo creatore. Dopo averla presa in moglie, l'uomo pretende che lei lo ripaghi incarnando altissime virtù di obbedienza e umiltà, assoggettandosi al suo desiderio. Così, per quanto Galatea provi un sottile piacere nell'usare la propria avvenenza per manipolare lo sposo, in lei comincia a farsi strada un sentimento di ribellione. Nell'ossessiva speranza di fermarla, il marito la tiene sotto stretta sorveglianza in una clinica, controllata da dottori e infermiere. Ma quando le nasce la figlia Pafo, in Galatea si desta un vigile istinto materno, pronto a esplodere al primo segno di pericolo. Ormai è troppo tardi per ostacolare la decisione di spezzare le catene della sua prigionia, costi quel che costi.



Recensione: Ho letto questo racconto in poco più di mezz'ora. Ma è comunque un racconto che si può leggere anche in meno, io ci ho messo un po' di più perché mi sono soffermata ad osservare ogni minimo dettaglio delle bellissime illustrazioni fatte da Ambra Garlaschelli che vanno a completare ciò che l'autrice voleva trasmettere con le parole. 

Sicuramente non è una storia come quella che abbiamo trovato in Circe o ne La Canzone di Achille, perché è veramente troppo breve per essere quello che sono stati, almeno per me, questi due libri. Ma in certo senso li racchiude entrambi. 

È un racconto che lascia il segno, ma non va' letto con superficialità, altrimenti si rischia di non comprendere ogni sfaccettatura di ciò che la Miller ci sta raccontando. 

Quello che può sembrare un semplice e piccolo racconto, è una storia che parla della condizione della donna. Ieri. Oggi. Sempre. Dell'oppressione di essere/sentirsi in catene e volersi liberare. Questo libro, letto in poco più di mezz'ora, non mi ha fatto versare le lacrime della Canzone di Achille, ma mi ha lasciata con un peso dentro. Con la consapevolezza della condizione della donna, ma allo stesso tempo in una sorta di impotenza nel cambiare questa condizione. 



Questa è una storia femminista, ma lo è solo se si va a scavare dietro ogni riga, dietro ogni parola. 

Madeline Miller, come sempre, sa toccare l'anima, e lo fa in modo delicato e potente allo stesso tempo.




Consiglio questo libro a chiunque voglia una storia che scavi nel profondo, ma soprattutto a tutti coloro che vogliono mettere l'anima nel leggerlo, come l'autrice ha messo l'anima nello scriverlo.




Le donne dell'orchestra rossa di Jennifer Chiaverini edito HarperCollins

" ...Messaggi silenziosi per dirsi che non sono sole, che c'è sempre una speranza, che quando meno te lo aspetti un raggio di sole ...