A volte, però, cantare una canzone serve a far rivivere la musica. I nostri sogni. Le ali e le rose della nostra gioventù
Per il #sabatomusica di questa settimana parliamo di un libro che ho finito di leggere proprio oggi, che mi è stato inviato dalla @marsilioeditori che ringrazio per questa bella e interessante collaborazione.
Il libro in questione è Decamerock di Massimo Cotto. Per il quale ho creato una playlist su Spotify con tutte (o quasi) le canzoni nominate all'interno del romanzo.
Trama : Una metaforica peste sembra aver colpito il rock, che non è più il linguaggio della ribellione in musica né quello stile di vita che si nutriva di estremi: solitudine e aggregazione, diavolo e acqua santa, profonda malinconia e gioia sfrenata, folle eccitazione e mistica lentezza. Per riportarci alle atmosfere, ai volti e alle vicende che hanno reso il rock il genere più popolare al mondo, Massimo Cotto ci guida attraverso un'avventura narrativa sulle tracce di vite maledette e affascinanti, mostrandone il dietro le quinte. Dal suo inesauribile repertorio l'autore estrae centouno storie di fortune e sconfitte, tragedie e amori, rivolte e omicidi, rovinose cadute e incredibili resurrezioni, passioni sregolate e altri eccessi, per comporre un romanzo che ne contiene infiniti altri. Da Nico a Amy Winehouse, da Jeff Buckley a Kurt Cobain, passando per Dylan Thomas e William Burroughs, tra incontri maledetti, groupies, hotel e viaggi on the road, manager senza scrupoli e soldi facili, a storie mai raccontate si affiancano letture inedite di episodi più celebri, nell'interpretazione di un narratore dallo stile frutto di incontri e conversazioni, perché «il rock racconta e si racconta non solo nelle canzoni, nelle trame e nei personaggi, ma anche attraverso le parole delle rockstar quando sono lontane dal palco».
Avevo delle aspettative molto alte su questo libro, e, felicissima di poter dire che le ha ben superate.
Lo definirei un fantastico viaggio nel maledetto mondo del rock, non solo come musica, ma come Arte con A maiuscola.
Massimo Cotto riporta in vita le storie dei dannati del rock, cantanti e musicisti ma non solo. Ci parla di città bellissime, di pittori, di produttori, di registi, di atleti, ciclisti, piloti, calciatori, attori, attrici.
Insomma tutti coloro che, nella loro vita sregolata, hanno lasciato un segno profondo nella storia.
Questo libro è pieno di vita e di morte.
Di vicende praticamente sconosciute, ma anche di episodi conosciuti, raccontati con maestria.
Se siete tra coloro che sottolineano le frasi più belle dei libri, preparate la matita perché qui c'è tanto da segnare.
Io personalmente me li segno a parte, perché amo lasciare i libri integri, ed ho appuntato moltissime frasi e passaggi che mi hanno colpita. Senza contare che ho segnato i miei racconti "preferiti" (facevo quasi prima a segnare tutto il libro, visto che sono quasi tutti).
Se devo sceglierne uno che mi è maggiormente rimasto impresso è Il veliero, che racconta un aneddoto su John Lennon. L'ho trovato estremamente affascinante. Ma tutto il romanzo in generale ha un fascino che non può non attrarre. E trovo geniale l'aver ripreso il Decameron di Boccaccio.
Ho provato sensazioni contrastanti di amore e malinconia. Sentimenti che mi hanno trasmesso pochi altri libri (mi viene da pensare a Sulla strada di Jack Kerouac, Nelle terre estreme di Jon Krakauer e soprattutto Wonderlan Avenue di Danny Sugerman). Leggere questo libro è stato un po' come ascoltare una lunga e meravigliosa canzone rock.
Allora sento di consigliare questo libro, che per quanto mi riguarda si è guadagnato 5/5🌟, a tutti coloro che amano la musica, l'arte, i sogni e la vita.
Il libro in questione è Decamerock di Massimo Cotto. Per il quale ho creato una playlist su Spotify con tutte (o quasi) le canzoni nominate all'interno del romanzo.
Trama : Una metaforica peste sembra aver colpito il rock, che non è più il linguaggio della ribellione in musica né quello stile di vita che si nutriva di estremi: solitudine e aggregazione, diavolo e acqua santa, profonda malinconia e gioia sfrenata, folle eccitazione e mistica lentezza. Per riportarci alle atmosfere, ai volti e alle vicende che hanno reso il rock il genere più popolare al mondo, Massimo Cotto ci guida attraverso un'avventura narrativa sulle tracce di vite maledette e affascinanti, mostrandone il dietro le quinte. Dal suo inesauribile repertorio l'autore estrae centouno storie di fortune e sconfitte, tragedie e amori, rivolte e omicidi, rovinose cadute e incredibili resurrezioni, passioni sregolate e altri eccessi, per comporre un romanzo che ne contiene infiniti altri. Da Nico a Amy Winehouse, da Jeff Buckley a Kurt Cobain, passando per Dylan Thomas e William Burroughs, tra incontri maledetti, groupies, hotel e viaggi on the road, manager senza scrupoli e soldi facili, a storie mai raccontate si affiancano letture inedite di episodi più celebri, nell'interpretazione di un narratore dallo stile frutto di incontri e conversazioni, perché «il rock racconta e si racconta non solo nelle canzoni, nelle trame e nei personaggi, ma anche attraverso le parole delle rockstar quando sono lontane dal palco».
Avevo delle aspettative molto alte su questo libro, e, felicissima di poter dire che le ha ben superate.
Lo definirei un fantastico viaggio nel maledetto mondo del rock, non solo come musica, ma come Arte con A maiuscola.
Massimo Cotto riporta in vita le storie dei dannati del rock, cantanti e musicisti ma non solo. Ci parla di città bellissime, di pittori, di produttori, di registi, di atleti, ciclisti, piloti, calciatori, attori, attrici.
Insomma tutti coloro che, nella loro vita sregolata, hanno lasciato un segno profondo nella storia.
Questo libro è pieno di vita e di morte.
Di vicende praticamente sconosciute, ma anche di episodi conosciuti, raccontati con maestria.
Se siete tra coloro che sottolineano le frasi più belle dei libri, preparate la matita perché qui c'è tanto da segnare.
Io personalmente me li segno a parte, perché amo lasciare i libri integri, ed ho appuntato moltissime frasi e passaggi che mi hanno colpita. Senza contare che ho segnato i miei racconti "preferiti" (facevo quasi prima a segnare tutto il libro, visto che sono quasi tutti).
Se devo sceglierne uno che mi è maggiormente rimasto impresso è Il veliero, che racconta un aneddoto su John Lennon. L'ho trovato estremamente affascinante. Ma tutto il romanzo in generale ha un fascino che non può non attrarre. E trovo geniale l'aver ripreso il Decameron di Boccaccio.
Ho provato sensazioni contrastanti di amore e malinconia. Sentimenti che mi hanno trasmesso pochi altri libri (mi viene da pensare a Sulla strada di Jack Kerouac, Nelle terre estreme di Jon Krakauer e soprattutto Wonderlan Avenue di Danny Sugerman). Leggere questo libro è stato un po' come ascoltare una lunga e meravigliosa canzone rock.
Allora sento di consigliare questo libro, che per quanto mi riguarda si è guadagnato 5/5🌟, a tutti coloro che amano la musica, l'arte, i sogni e la vita.

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